Complice Giovacchino Forzano, Giacomo Puccini non sfuggì al fascino e quindi al richiamo del denso silenzio della Pieve di Cellole, tanto da citarla e immaginarla come rifugio al grigiore dei giorni milanesi e da eleggerla come scenario ideale della sua Suor Angelica. Interessanti testimonianze di ciò possono essere recuperate nel volume di Maurizio Sessa Andrò nelle maremme - Puccini a caccia tra Bolgheri e Capalbio nelle lettere a Giuseppe della Gherardesca e Pietro Antinori (Pacini Fazzi Editore, Lucca 2019) dove in una lettera a Beppino della Gherardesca del 18.4.1917 si legge: "Ora faccio Suor Angelica un atto delizioso commuovente di sole suore - Per scena ho presso la chiesetta di S. Maria di Cellole in quel di Siena - per il porticato che la circonda l'annunciazione del B.o Angelico" Al minuto 7 e 18 secondi del video, Forzano stesso racconta di aver condotto Puccini alla Pieve di Cellole; con un fermo immagine è possibile vedere la lettera manoscritta del Maest
Dies irae dies illa La prima curiosità riguarda l'inizio dell'opera, affidato alle campane, nel cui tema si può sentir risuonare il motivo del Dies irae gregoriano. È possibile per tutte le orecchie cogliere questa affinità, così come per tutti gli occhi è possibile rilevare la perfetta identità tra le note delle campane (pentagramma superiore) in corrispondenza delle parole irae - dies (pentagramma inferiore). Per gli addetti ai lavori possiamo aggiungere che gli intervalli di terza del tema iniziale, e in particolar modo l'intervallo di terza minore, sono un elemento fondante dei motivi dell'opera. Sono andati? Fingevo di dormire... La seconda curiosità riguarda la stretta somiglianza tra l'intervento della Suora Infermiera ( Suor Angelica ha sempre una ricetta ) e Sono andati? Fingevo di dormire , nel finale della Bohème. Gli incipit sono identici (vedi foto) ed anche l'accompagnamento procede in maniera molto molto simile (tutti gli occhi possono cogli
Puccini licenzia la partitura autografa di Suor Angelica il giorno 25 luglio 1917. Nell'autografo, sotto la data, in alto a destra, scrive: San Giacomo . In effetti il 25 luglio è l'onomastico del Maestro, festeggiando la Chiesa San Giacomo il Maggiore Questa è l'unica "firma" che appone; facendo il confronto con altre partiture autografe, questo fatto risulterebbe unicamente per il lavoro in questione Scritta iniziale Dettaglio Altro dettaglio con l'inizio dell'opera affidato alle campane Il documento completo può essere visto alla pagina di Internet Culturale o nell'archivio digitale Ricordi
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